BUDAPEST - In arrivo l'insulina spray, che manderà in pensione aghi e fastidiose iniezioni. Il sogno di milioni di diabetici potrebbe diventare realtà fra 3-4 anni: è in fase avanzata di sperimentazione, infatti, il primo dispositivo elettronico per la somministrazione dell'insulina polmonare, prodotta da Novo Nordisk. Superati gli stadi preliminari, comincia proprio oggi, con la visita del primo paziente arruolato, la fase III, anticamera dell'arrivo sul mercato della nuova insulina. L'annuncio arriva dal Congresso della Società europea di studio sul diabete (Easd), che riunisce a Budapest 10 mila specialisti da tutto il mondo.
"I risultati ottenuti finora - sottolinea Kjeld Hermansen, dell'ospedale universitario di Aarhus, in Danimarca, e coordinatore della ricerca - rappresentano un importante passo avanti nell'eccitante cammino verso l'insulina spray, meta dell'impegno dei ricercatori fin dal 1922, quando un paziente diabetico ricevette la prima iniezione di insulina. E provano che il livello di zuccheri nel sangue può essere tenuto sotto controllo anche con le inalazioni di insulina, una valida e più pratica alternativa alle iniezioni".
I diabetologi sono ormai concordi nel riconoscere che il controllo precoce dei livelli di glucosio nel sangue previene o, comunque, ritarda la comparsa delle complicanze legate a questa malattia e le morti premature. Ma il rifiuto della maggior parte dei pazienti verso i tanti 'buchi' che le iniezioni quotidiane di insulina richiedono, rappresenta una barriera all'inizio di una terapia di questi tipo. Attualmente, infatti, la segue circa il 34 per cento dei malati.
Lo studio multicentrico condotto sulla nuova insulina spray ha arruolato 107 non fumatori con diabete di tipo II, di diversi Paesi, divisi in due gruppi: alcuni inalavano l'insulina polmonare 3 volte al giorno, gli altri si sottoponevano invece alle iniezioni. Tutti ricevevano una dose notturna di insulina basale. A registrare il calo più netto della glicemia sono stati proprio i pazienti che avevano usato lo spray e che hanno sofferto, inoltre, di un minor numero di crisi ipoglicemiche.
Ad aiutare i malati nel respirare la giusta dose di insulina, inserita sotto forma di striscia già pronta, è un controllore elettronico di cui è dotato l'inalatore, una sorta di semaforo: la luce rossa indica un'assunzione troppo rapida, il giallo segnala un'assunzione troppo lenta, mentre il verde garantisce che l'operazione è stata svolta correttamente.
September 03, 2002
La meningite ora non ha più segreti
Il Centro ricerche Chiron, l'Institute for genomic research e l'Harvard medical school hanno reso nota la sequenza del Dna del batterio causa delle forme neonatali.
SIENA - Il batterio usato per la sequenza è isolato in Italia e fornito dalla dottoressa Graziella Orefici dell'Istituto superiore di sanità. Il genoma che è apparso per la prima volta è il primo di un organismo vivente isolato in Italia. Questa informazione, spiega una nota del Centro di ricerche Chiron, apre la strada verso la realizzazione di un nuovo vaccino. Il GBS rappresenta la principale causa di sepsi, polmoniti e meningiti batteriche nei neonati. La ricerca verrà pubblicata su (Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA).
Lo Streptococcus Agalactiae, nel 25-40% delle donne sane, colonizza il tratto genitale o gastrointestinale pur non provocando malattie, ma può essere causa di infezioni invasive molto pericolose in soggetti a rischio, quali neonati, donne in gravidanza e adulti portatori di malattie croniche.
Guido Grandi, responsabile del reparto di biochimica e biologia molecolare del Chiron: ''la sequenza del genoma rappresenta un importante risultato e una tappa fondamentale nella storia della medicina, e costituisce il punto di partenza per un nuovo traguardo nella prevenzione delle meningiti; partendo dal genoma, sarà infatti possibile giungere alla formulazione di un vaccino innovativo, che si aggiungerà a quelli già esistenti contro le meningiti batteriche''.
Il Centro ricerche Chiron, l'Institute for genomic research e l'Harvard medical school hanno reso nota la sequenza del Dna del batterio causa delle forme neonatali.
SIENA - Il batterio usato per la sequenza è isolato in Italia e fornito dalla dottoressa Graziella Orefici dell'Istituto superiore di sanità. Il genoma che è apparso per la prima volta è il primo di un organismo vivente isolato in Italia. Questa informazione, spiega una nota del Centro di ricerche Chiron, apre la strada verso la realizzazione di un nuovo vaccino. Il GBS rappresenta la principale causa di sepsi, polmoniti e meningiti batteriche nei neonati. La ricerca verrà pubblicata su (Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA).
Lo Streptococcus Agalactiae, nel 25-40% delle donne sane, colonizza il tratto genitale o gastrointestinale pur non provocando malattie, ma può essere causa di infezioni invasive molto pericolose in soggetti a rischio, quali neonati, donne in gravidanza e adulti portatori di malattie croniche.
Guido Grandi, responsabile del reparto di biochimica e biologia molecolare del Chiron: ''la sequenza del genoma rappresenta un importante risultato e una tappa fondamentale nella storia della medicina, e costituisce il punto di partenza per un nuovo traguardo nella prevenzione delle meningiti; partendo dal genoma, sarà infatti possibile giungere alla formulazione di un vaccino innovativo, che si aggiungerà a quelli già esistenti contro le meningiti batteriche''.
Sanità, la cartella clinica non è segreta Fonte: Il Nuovo
Lo dice la Cassazione: diffondere le informazioni contenute in una cartella clinica senza il consenso del paziente non costituisce reato.
ROMA - Diffondere la cartella clinica contenente le informazioni sullo stato di salute di un paziente non costituisce reato né per chi la chiede né per chi la fornisce. La cartella clinica, infatti, ''pur essendo atto attinente a notizie riservate, non costituisce un documento relativo a notizie d'ufficio segrete''. Parola di Cassazione che, con la sentenza 30150, ha respinto il ricorso del pm presso il Tribunale di Trapani che aveva chiesto la condanna per rivelazioni del segreto d'ufficio nei confronti di un incaricato del pubblico servizio dell'ospedale trapanese Sant'Antonio Abate e di un uomo che aveva da lui ottenuto la cartella clinica dell'ex moglie, ricoverata nel nosocomio per problemi psichici.
Giuseppe M. si era appunto rivolto, con successo, ad un addetto presso l'ospedale, Giuseppe S., per avere copia della cartella relativa al periodo di degenza dell' ex moglie Rita. Una
documentazione, ottenuta senza il consenso dell'interessata, ma preziosa per l'ex marito che aveva deciso di produrla nella causa civile di separazione instaurata presso il Tribunale di Marsala. Il caso è finito in Cassazione dopo che il Tribunale di Trapani aveva assolto Giuseppe S. e Giuseppe M. perché ''il fatto non è previsto dalla legge come reato''. Un'assoluzione contro la quale si è opposto in Cassazione il pm che sia per l'incaricato al pubblico servizio che per il marito ha chiesto la condanna per violazione del segreto d'ufficio (previsto dall'art. 326 c.p.)
La Terza sezione penale, però, ha respinto il ricorso del
pubblico ministero. ''La cartella clinica relativa allo stato di
salute -scrive la Terza sezione penale- pur essendo atto attinente a notizie riservate, non costituisce documento relativo a notizie d'ufficio segrete. Invero -sottolinea ancora l'Alta Corte- la cartella clinica, previo consenso dell'interessata o previa autorizzazione dell'autorità amministrativa, poteva essere rilasciata a terzi per finalità legittime previste dall'ordinamento giuridico''. In questo caso, però, non c'era stato alcun consenso. Ma per la Cassazione non sussistono comunque ''gli estremi del reato''.
(
Lo dice la Cassazione: diffondere le informazioni contenute in una cartella clinica senza il consenso del paziente non costituisce reato.
ROMA - Diffondere la cartella clinica contenente le informazioni sullo stato di salute di un paziente non costituisce reato né per chi la chiede né per chi la fornisce. La cartella clinica, infatti, ''pur essendo atto attinente a notizie riservate, non costituisce un documento relativo a notizie d'ufficio segrete''. Parola di Cassazione che, con la sentenza 30150, ha respinto il ricorso del pm presso il Tribunale di Trapani che aveva chiesto la condanna per rivelazioni del segreto d'ufficio nei confronti di un incaricato del pubblico servizio dell'ospedale trapanese Sant'Antonio Abate e di un uomo che aveva da lui ottenuto la cartella clinica dell'ex moglie, ricoverata nel nosocomio per problemi psichici.
Giuseppe M. si era appunto rivolto, con successo, ad un addetto presso l'ospedale, Giuseppe S., per avere copia della cartella relativa al periodo di degenza dell' ex moglie Rita. Una
documentazione, ottenuta senza il consenso dell'interessata, ma preziosa per l'ex marito che aveva deciso di produrla nella causa civile di separazione instaurata presso il Tribunale di Marsala. Il caso è finito in Cassazione dopo che il Tribunale di Trapani aveva assolto Giuseppe S. e Giuseppe M. perché ''il fatto non è previsto dalla legge come reato''. Un'assoluzione contro la quale si è opposto in Cassazione il pm che sia per l'incaricato al pubblico servizio che per il marito ha chiesto la condanna per violazione del segreto d'ufficio (previsto dall'art. 326 c.p.)
La Terza sezione penale, però, ha respinto il ricorso del
pubblico ministero. ''La cartella clinica relativa allo stato di
salute -scrive la Terza sezione penale- pur essendo atto attinente a notizie riservate, non costituisce documento relativo a notizie d'ufficio segrete. Invero -sottolinea ancora l'Alta Corte- la cartella clinica, previo consenso dell'interessata o previa autorizzazione dell'autorità amministrativa, poteva essere rilasciata a terzi per finalità legittime previste dall'ordinamento giuridico''. In questo caso, però, non c'era stato alcun consenso. Ma per la Cassazione non sussistono comunque ''gli estremi del reato''.
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LONDRA
Scoperto gene del labbro leporino Sarà possibile intervenire sui feti
Si deve a un gruppo di scienziati americani e britannici la scoperta di un gene che determina una delle forme più gravi di labbro leporino e palatoschisi, conosciuta come sindrome di Van der Woude. Da circa dieci anni la comunità scientifica era sulle tracce di questo gene, ma il passo decisivo è stato compiuto un anno fa, con l’esame di una coppia di gemelli brasiliani, di cui uno solo affetto dalla malattia. Dal confronto dei loro cromosomi è stato possibile individuare il gene. Un portatore della sindrome di Van der Woude ha il 50% di possibilità di trasmettere il gene al figlio. I risultati dello studio potrebbero, in futuro, permettere un trattamento della malattia mentre il feto si trova ancora nell’utero materno.
Scoperto gene del labbro leporino Sarà possibile intervenire sui feti
Si deve a un gruppo di scienziati americani e britannici la scoperta di un gene che determina una delle forme più gravi di labbro leporino e palatoschisi, conosciuta come sindrome di Van der Woude. Da circa dieci anni la comunità scientifica era sulle tracce di questo gene, ma il passo decisivo è stato compiuto un anno fa, con l’esame di una coppia di gemelli brasiliani, di cui uno solo affetto dalla malattia. Dal confronto dei loro cromosomi è stato possibile individuare il gene. Un portatore della sindrome di Van der Woude ha il 50% di possibilità di trasmettere il gene al figlio. I risultati dello studio potrebbero, in futuro, permettere un trattamento della malattia mentre il feto si trova ancora nell’utero materno.
August 30, 2002
Potenziare l'immunita' contro il tumore
Potenziare l'immunita' contro il tumore
Per superare le limitazioni del sistema immunitario ed eliminare totalmente le cellule cancerogene si sta cercando di realizzare vaccini contro gli antigeni presenti sulla superfice delle cellule.
L'ingegneria genetica permette di realizzare i vaccini identificando e replicando i geni espressi nelle cellule maligne perche' possano essere validi antigeni per la produzione di anticorpi.
La compagnia Dendreon Corporation (Seattle,WA) ha realizzato piu' di 40 brevetti per isolare e manipolare cellule dentritiche stimolando la risposta immunitaria delle T cell .
Le cellule dendritiche iniziano il processo di riconoscimento e trasformazione degli antigeni estranei che poi verranno passati alle cellule T per essere eliminati.
Nei tumori si ha spesso un'inibizione della maturazi one delle cellule dendri tiche con conseguente danno al processo immunitario.
La compagnia ha creato una nuova tecnica chiamata Antigen Delivery Cassette che permette l'introduzione di sequenze selezionate di un determinato antigene in cellule dendritiche potenziando le loro capacita'di immunizzazione.
Un nuovo vaccino prodotto dalla compagnia permette di trattare con successo i tumori della prostata in fase avanzata potenziando il sistema immunitario del paziente.
Biospace 11 Agosto 2002
Potenziare l'immunita' contro il tumore
Per superare le limitazioni del sistema immunitario ed eliminare totalmente le cellule cancerogene si sta cercando di realizzare vaccini contro gli antigeni presenti sulla superfice delle cellule.
L'ingegneria genetica permette di realizzare i vaccini identificando e replicando i geni espressi nelle cellule maligne perche' possano essere validi antigeni per la produzione di anticorpi.
La compagnia Dendreon Corporation (Seattle,WA) ha realizzato piu' di 40 brevetti per isolare e manipolare cellule dentritiche stimolando la risposta immunitaria delle T cell .
Le cellule dendritiche iniziano il processo di riconoscimento e trasformazione degli antigeni estranei che poi verranno passati alle cellule T per essere eliminati.
Nei tumori si ha spesso un'inibizione della maturazi one delle cellule dendri tiche con conseguente danno al processo immunitario.
La compagnia ha creato una nuova tecnica chiamata Antigen Delivery Cassette che permette l'introduzione di sequenze selezionate di un determinato antigene in cellule dendritiche potenziando le loro capacita'di immunizzazione.
Un nuovo vaccino prodotto dalla compagnia permette di trattare con successo i tumori della prostata in fase avanzata potenziando il sistema immunitario del paziente.
Biospace 11 Agosto 2002
I broccoli per stare meglio
I broccoli per stare meglio
Una ricerca condotta dalla John Hopkins School of Medicine ha dimostrato che il sulphorapane,una sostanza presente nei broccoli e nei loro germogli puo' eliminare il batterio Helicobacter pylori in modo drastico.
Questo batterio,presente nello stomaco ,puo'causare infezioni, ulcera e cancro e benche' possa essere combattuto con alte dosi di antibiotici,essendo comune anche in paesi sottosviluppati, richiede grandi investimenti economici e logistici.
Il sulphorane e' in grado di eliminare anche i ceppi del batterio resistente agli antibiotici.
Sembra che il composto agisca attivando enzimi metabolici capaci di detossificare agenti carcinogeni e ridurre i radicali liberi. Non e' ancora chiaro se una dieta a base di broccoli possa avere gli stessi effetti dell'estratto purificato .
Proc.Natl.Acad. Sci. U.S.A. 99,2002
I broccoli per stare meglio
Una ricerca condotta dalla John Hopkins School of Medicine ha dimostrato che il sulphorapane,una sostanza presente nei broccoli e nei loro germogli puo' eliminare il batterio Helicobacter pylori in modo drastico.
Questo batterio,presente nello stomaco ,puo'causare infezioni, ulcera e cancro e benche' possa essere combattuto con alte dosi di antibiotici,essendo comune anche in paesi sottosviluppati, richiede grandi investimenti economici e logistici.
Il sulphorane e' in grado di eliminare anche i ceppi del batterio resistente agli antibiotici.
Sembra che il composto agisca attivando enzimi metabolici capaci di detossificare agenti carcinogeni e ridurre i radicali liberi. Non e' ancora chiaro se una dieta a base di broccoli possa avere gli stessi effetti dell'estratto purificato .
Proc.Natl.Acad. Sci. U.S.A. 99,2002
Nuove terapie contro le micrometastasi
Scienziati tedeschi dell'Istitute of Immunology ,Maximilians Universitat (Monaco) in collaborazione con la compagnia Micromet (Monaco,Germania)hanno sviluppato una tecnica per identificare le aberrazioni genetiche in una singola cellula.
Questo potra' permettere di individuare i primi stadi del tumore, quando cellule singole si staccano dalla massa tumorale invadendo altri tessuti all'inizio del processo pre-metastatico.
Poiche' queste cellule sono scarse ,fino ad ora non si poteva diagnosticare questo stadio del tumore in fase iniziale.
I ricercatori hanno controllato cellule micrometastatiche del midollo osseo di pazienti affetti da tumore con una tecnica che determina un quadro di tutti i geni espressi (transcriptoma) durante una singola analisi.
Tramite ibridizzazioni comp arative del genoma fra c ellule dello stesso tessuto si e' controllata la presenza dell'antigene di superfice CD147 che e' coinvolto nei processi di invasione neoplastica.
Questa nuova tecnica potra' permettere alla compagnia Micromet di sviluppare nuovi farmaci per bloccare le cellule micrometastatiche.
Drug Discovery Today vol.7,n.15.Agosto 2002
Scienziati tedeschi dell'Istitute of Immunology ,Maximilians Universitat (Monaco) in collaborazione con la compagnia Micromet (Monaco,Germania)hanno sviluppato una tecnica per identificare le aberrazioni genetiche in una singola cellula.
Questo potra' permettere di individuare i primi stadi del tumore, quando cellule singole si staccano dalla massa tumorale invadendo altri tessuti all'inizio del processo pre-metastatico.
Poiche' queste cellule sono scarse ,fino ad ora non si poteva diagnosticare questo stadio del tumore in fase iniziale.
I ricercatori hanno controllato cellule micrometastatiche del midollo osseo di pazienti affetti da tumore con una tecnica che determina un quadro di tutti i geni espressi (transcriptoma) durante una singola analisi.
Tramite ibridizzazioni comp arative del genoma fra c ellule dello stesso tessuto si e' controllata la presenza dell'antigene di superfice CD147 che e' coinvolto nei processi di invasione neoplastica.
Questa nuova tecnica potra' permettere alla compagnia Micromet di sviluppare nuovi farmaci per bloccare le cellule micrometastatiche.
Drug Discovery Today vol.7,n.15.Agosto 2002
Le mutue sono una soluzione ?
Una mutua e' essenzialmente uno strumento collettivo di
finanziamento. Gli iscritti versano una quota annuale
e, in caso di necessita', ricevono un rimborso a fronte
delle spese mediche sostenute.
Anche il SSN puo'essere considerato una grande mutua.
I cittadini versano le tasse e lo Stato usa queste risorse
per organizzare una rete di servizi, a cui i cittadini
si rivolgeranno quando sono malati.
Se e' cosi', perche' ne occorrono due ? Secondo il governo
le nuove mutue sono necessarie perche' lo Stato non puo'
permettersi di versare altri soldi al SSN: le risorse
eccedenti devono metterle i cittadini.
Al massimo, lo Stato riconoscera' uno sgravio fiscale
a fronte dei contributi versati alle mutue. Per i
cittadini pero' sempre di loro soldi si tratta, sia che
li diano allo Stato con le tasse o alle mutue sotto forma
di contributi.
Per i detrattori le nuove mutue mettono in moto una
"reazione a catena" da cui potrebbe sortire un maggior
danno per tutti. I cittadini dovrebbero gestire di fatto
due mutue con costi totali praticamente doppi ( quelli del
SSN e quelli del sistema mutualistico). Sopratutto,
crescerebbe l'ineguaglianza sociale, tra chi si puo'
permettere una mutua ricca, ottenendo un servizio
adeguato, e chi non puo' accedere alla Sanita'
integrativa.
Una mutua e' essenzialmente uno strumento collettivo di
finanziamento. Gli iscritti versano una quota annuale
e, in caso di necessita', ricevono un rimborso a fronte
delle spese mediche sostenute.
Anche il SSN puo'essere considerato una grande mutua.
I cittadini versano le tasse e lo Stato usa queste risorse
per organizzare una rete di servizi, a cui i cittadini
si rivolgeranno quando sono malati.
Se e' cosi', perche' ne occorrono due ? Secondo il governo
le nuove mutue sono necessarie perche' lo Stato non puo'
permettersi di versare altri soldi al SSN: le risorse
eccedenti devono metterle i cittadini.
Al massimo, lo Stato riconoscera' uno sgravio fiscale
a fronte dei contributi versati alle mutue. Per i
cittadini pero' sempre di loro soldi si tratta, sia che
li diano allo Stato con le tasse o alle mutue sotto forma
di contributi.
Per i detrattori le nuove mutue mettono in moto una
"reazione a catena" da cui potrebbe sortire un maggior
danno per tutti. I cittadini dovrebbero gestire di fatto
due mutue con costi totali praticamente doppi ( quelli del
SSN e quelli del sistema mutualistico). Sopratutto,
crescerebbe l'ineguaglianza sociale, tra chi si puo'
permettere una mutua ricca, ottenendo un servizio
adeguato, e chi non puo' accedere alla Sanita'
integrativa.
Perche' la salute sara' sempre piu' cara
La spesa per la sanita' dipende dal
costo dei fattori di produzione ( il costo del personale,
quello degli strumenti e dei materiali tra cui i farmaci,
i cerotti, gli aghi,i kit diagnostici,il costo dei servizi
tra cui la manutenzione, il lavaggio della biancheria, il
telefono, la luce e via dicendo). I costi dipendono anche
dalle modalita' dell'organizzazione del lavoro, dall'uso del
personale e da varie procedure.
Ma se pure gli sprechi fossero eliminati, come per magia,
dal SSN, la spesa che lo Stato dedica alla sanita',
risulterebbe comunque insufficiente. Questo perche'
il costo della sanita' negli ultimi anni e' cresciuto ed e'
destinato a crescere per effetto dell'invecchiamento e
dell'innovazione tecnica e tecnologica. E' quanto
risulta dall' analisi degli organismi internazionali
e de gli istituti di ricerca piu' accreditati
La spesa per la sanita' dipende dal
costo dei fattori di produzione ( il costo del personale,
quello degli strumenti e dei materiali tra cui i farmaci,
i cerotti, gli aghi,i kit diagnostici,il costo dei servizi
tra cui la manutenzione, il lavaggio della biancheria, il
telefono, la luce e via dicendo). I costi dipendono anche
dalle modalita' dell'organizzazione del lavoro, dall'uso del
personale e da varie procedure.
Ma se pure gli sprechi fossero eliminati, come per magia,
dal SSN, la spesa che lo Stato dedica alla sanita',
risulterebbe comunque insufficiente. Questo perche'
il costo della sanita' negli ultimi anni e' cresciuto ed e'
destinato a crescere per effetto dell'invecchiamento e
dell'innovazione tecnica e tecnologica. E' quanto
risulta dall' analisi degli organismi internazionali
e de gli istituti di ricerca piu' accreditati
April 29, 2002
Presto una smart card sanitaria in Lombardia
I risultati della sperimentazione realizzata per ben due anni a Lecco, hanno messo in evidenza i vantaggi potenziali derivanti dall'utilizzo da parte dei cittadini di una smart card sanitaria. Sulla base di questi risultati la Giunta regionale ha deciso di estendere a tutti i cittadini della Regione Lombardia l'utilizzo della smart card.
Il possesso della carta permettera' ai cittadini l'accesso ad una rete integrata di servizi quali: prescrizioni, prenotazioni e refertazioni in tempi rapidi; acceso ad una rete coordinata di medici di famiglia, farmacie e ospedali; controllo della qualita' delle prestazioni erogate; informazione sui dati epidemiologici regionali e sulle aziende sanitarie.
Quando il sistema sara' completato riguardera' oltre 9 milioni di cittadini, 61.000 operatori ospedalieri, 8.300 m edici di famiglia e pediatri e 500 farmacie. La smart card, in sostanza, sara' lo strumento di sintesi e di incontro tra la domanda di prestazioni dei cittadini da una parte e l'offerta di servizi che la Regione puo mettere in campo, dall'altra.
I risultati della sperimentazione realizzata per ben due anni a Lecco, hanno messo in evidenza i vantaggi potenziali derivanti dall'utilizzo da parte dei cittadini di una smart card sanitaria. Sulla base di questi risultati la Giunta regionale ha deciso di estendere a tutti i cittadini della Regione Lombardia l'utilizzo della smart card.
Il possesso della carta permettera' ai cittadini l'accesso ad una rete integrata di servizi quali: prescrizioni, prenotazioni e refertazioni in tempi rapidi; acceso ad una rete coordinata di medici di famiglia, farmacie e ospedali; controllo della qualita' delle prestazioni erogate; informazione sui dati epidemiologici regionali e sulle aziende sanitarie.
Quando il sistema sara' completato riguardera' oltre 9 milioni di cittadini, 61.000 operatori ospedalieri, 8.300 m edici di famiglia e pediatri e 500 farmacie. La smart card, in sostanza, sara' lo strumento di sintesi e di incontro tra la domanda di prestazioni dei cittadini da una parte e l'offerta di servizi che la Regione puo mettere in campo, dall'altra.
Indagine Censis su federalismo e gradimento del SSN
Il 43.7% degli italiani non vorrebbe affidare alle Regioni l'intera responsabilita' in campo sanitario. mentre il 74.9% teme che con il federalismo si creino in Italia due sistemi sanitari troppo diversi l'uno dall'altro. Il 95.9% infine, ritiene che le Regioni dovrebbero erogare tutte le prestazioni.
Le resistenze al federalismo aumentano scendendo da Nord verso Sud. E' quanto risulta dalla recente indagine del Censis "Le garanzie per la salute tra globalizzazione e localismo" Gli italiani risultano aqssai restii a modificare (o quantomeno a rinunciare) a due principi del SSN : l'universalismo e l'uniformita'.
Gli italiani non hanno cambiato idea anche rispetto al gradimento dei servizi. La medicina di famiglia e la pediatria continuano a riscuotere un maggior gradimento rispetto ad altri servizi e Il 79.2% degli italiani giudica la medicina di famiglia adeguata. E il 70.5% estende questo giudizio alla pediatria di base. Le percentuali scendono al 60-50% nel caso di altri servizi, quali l'assistenza specialistica, quella domiciliare e il day hospital. Per consultare una sintesi della ricerca clicca qui. http://www.censis.it/censis/ricerc.html
Il 43.7% degli italiani non vorrebbe affidare alle Regioni l'intera responsabilita' in campo sanitario. mentre il 74.9% teme che con il federalismo si creino in Italia due sistemi sanitari troppo diversi l'uno dall'altro. Il 95.9% infine, ritiene che le Regioni dovrebbero erogare tutte le prestazioni.
Le resistenze al federalismo aumentano scendendo da Nord verso Sud. E' quanto risulta dalla recente indagine del Censis "Le garanzie per la salute tra globalizzazione e localismo" Gli italiani risultano aqssai restii a modificare (o quantomeno a rinunciare) a due principi del SSN : l'universalismo e l'uniformita'.
Gli italiani non hanno cambiato idea anche rispetto al gradimento dei servizi. La medicina di famiglia e la pediatria continuano a riscuotere un maggior gradimento rispetto ad altri servizi e Il 79.2% degli italiani giudica la medicina di famiglia adeguata. E il 70.5% estende questo giudizio alla pediatria di base. Le percentuali scendono al 60-50% nel caso di altri servizi, quali l'assistenza specialistica, quella domiciliare e il day hospital. Per consultare una sintesi della ricerca clicca qui. http://www.censis.it/censis/ricerc.html
Senza formazione scade le licenza professionale
Per il Ministro della Sanita' la formazione obbligatoria del personale e' destianta a diventare prerequisito per l'esercizio della professione. Fino ad oggi, conseguita la laurea e superato l'esame di Stato, si acquisiva una licenza professionale non sottoposta ad alcuna verifica nel tempo.
Il Ministro avrebbe, invece, precisato che i crediti formativi saranno necessari per rinnovare la licenza professionale, per partecipare ai concorsi e per ottenere i nuovi incarichi.
Nell'arco di tre anni si dovranno ottenere 150 crediti definiti dalle aziende sanitarie attraverso corsi di formazione che, purtroppo, non sono stati finora messi a punto in misura adeguata. In base a queste indicazioni dovranno anche essere definiti i criteri di risoluzione e la gestione degli eventuali inadempienti. (ad es. : i medici che tarderanno a conseguire i crediti previsti )
Per il Ministro della Sanita' la formazione obbligatoria del personale e' destianta a diventare prerequisito per l'esercizio della professione. Fino ad oggi, conseguita la laurea e superato l'esame di Stato, si acquisiva una licenza professionale non sottoposta ad alcuna verifica nel tempo.
Il Ministro avrebbe, invece, precisato che i crediti formativi saranno necessari per rinnovare la licenza professionale, per partecipare ai concorsi e per ottenere i nuovi incarichi.
Nell'arco di tre anni si dovranno ottenere 150 crediti definiti dalle aziende sanitarie attraverso corsi di formazione che, purtroppo, non sono stati finora messi a punto in misura adeguata. In base a queste indicazioni dovranno anche essere definiti i criteri di risoluzione e la gestione degli eventuali inadempienti. (ad es. : i medici che tarderanno a conseguire i crediti previsti )
SANITA': NAPOLI - SCIOPERO DELLA FAME PER LA PICCOLA ROSSELLA
Data: 29.04.2002 - 19:38 - NAPOLI
(ANSA) - NAPOLI, 29 APR - I genitori di Rossella, la bimba di due anni in attesa di essere curata con un nuovo farmaco americano contro la 'glicogenosi di tipo 2' da cui e' affetta, hanno cominciato da questa mattina uno sciopero della fame davanti all' ospedale Monaldi. Venerdi' scorso la bambina e' stata nuovamente ricoverata nel reparto di terapia intensiva dove respira adesso con l' aiuto dell' apparecchio ad ossigeno. I genitori, Biagio e Tilde, hanno aperto davanti all' ingresso dell' ospedale uno striscione con la scritta ''Dateci il farmaco per Rossella'' ed esposto cartelli che recano scritto: ''Rossella come te ha diritto alla vita'' e ''Al ministro Sirchia, abbasso la burocrazia''. ''Sappiamo che il farmaco e' ancora in via di sperimentazione - ha detto ai giornalisti la madre della bambina, in lacrime, ma non abbiamo ancora ricevuto nessuna garanzia che Rossella entri nel prossimo gruppo di pazienti, candidati ad utilizzarlo da settembre. Ci hanno fatto un sacco di promesse, ma non abbiamo certezze''. Il farmaco contro la ''glicogenosi di tipo 2'' e' prodotto dalla ''Genzyme Corporation'', del Massachusetts. A settembre dovrebbe partire una nuova fase sperimentale, autorizzata dalla Food and Drug Administration, per un gruppo ristretto di pazienti. Alla vicenda di Rossella nel marzo scorso si interessarono il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e l' ambasciatore italiano negli Stati Uniti Ferdinando Salleo. (ANSA).
Data: 29.04.2002 - 19:38 - NAPOLI
(ANSA) - NAPOLI, 29 APR - I genitori di Rossella, la bimba di due anni in attesa di essere curata con un nuovo farmaco americano contro la 'glicogenosi di tipo 2' da cui e' affetta, hanno cominciato da questa mattina uno sciopero della fame davanti all' ospedale Monaldi. Venerdi' scorso la bambina e' stata nuovamente ricoverata nel reparto di terapia intensiva dove respira adesso con l' aiuto dell' apparecchio ad ossigeno. I genitori, Biagio e Tilde, hanno aperto davanti all' ingresso dell' ospedale uno striscione con la scritta ''Dateci il farmaco per Rossella'' ed esposto cartelli che recano scritto: ''Rossella come te ha diritto alla vita'' e ''Al ministro Sirchia, abbasso la burocrazia''. ''Sappiamo che il farmaco e' ancora in via di sperimentazione - ha detto ai giornalisti la madre della bambina, in lacrime, ma non abbiamo ancora ricevuto nessuna garanzia che Rossella entri nel prossimo gruppo di pazienti, candidati ad utilizzarlo da settembre. Ci hanno fatto un sacco di promesse, ma non abbiamo certezze''. Il farmaco contro la ''glicogenosi di tipo 2'' e' prodotto dalla ''Genzyme Corporation'', del Massachusetts. A settembre dovrebbe partire una nuova fase sperimentale, autorizzata dalla Food and Drug Administration, per un gruppo ristretto di pazienti. Alla vicenda di Rossella nel marzo scorso si interessarono il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e l' ambasciatore italiano negli Stati Uniti Ferdinando Salleo. (ANSA).
April 20, 2002
SANITA': PSN - DISTURBI MENTALI PER 20% ADULTI E 8% BAMBINI
Data: 20.04.2002 - 16:13 - ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 APR - Crescono in tutti i paesi industrializzati i disturbi mentali, con problemi di disabilita' e costi economici e sociali sempre maggiori tanto che, nell'arco di un anno, il 20% circa della popolazione adulta e l'8% dei bambini presenta uno o piu' dei disturbi mentali elencati nella Classificazione internazionale delle Malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'. Parte da questa considerazione la sezione del Piano sanitario nazionale 2002-2004 dedicata alla salute mentale, redatta dal sottosegretario alla Salute, Antonio Guidi che ha appena ricevuto il via libera dal Governo e che sancisce quindi di fatto l'esistenza di una 'emergenza psichiatrica'. Tra i piu' frequenti vi sono i disturbi d'ansia il cui tasso di prevalenza supera il 15%, con un incremento degli attacchi di panico e delle forme ossessivo-compulsive. La depressione nelle sue varie forme cliniche, che colpisce tutte le fasce d'eta', ha un tasso di superiore al 10%. Il tasso di prevalenza delle psicosi schizofreniche, tra i disturbi piu' gravi, e' pari a circa lo 0,5%. Vi e' poi, sottolinea il documento, una ''significativa'' prevalenza dei disturbi della personalita' e dell'alimentazione (anoressia e bulimia), oltre alle demenze senili e alle condizioni di comorbidita' tra disturbi psichiatrici e disturbi da abuso di sostanze e tra disturbi psichiatrici e patologie organiche (con particolare riferimento alle neoplasie, infezione da HIV, malattie degenerative del Snc). Non va infine dimenticato, aggiunge, che il suicidio rappresenta la seconda causa di morte tra gli adolescenti. Per quanto riguarda la tutela della salute mentale in Italia, il Psn parla di ''aree critiche'' e in particolare indica ''la disomogenea distribuzione dei Servizi sul territorio nazionale'', ''la mancanza di un numero adeguato di Strutture residenziali per le condizioni psichiatriche che prevedono una piu' elevata intensita' e durata dell'intervento riabilitativo'', ''la carenza negli organici dei dipartimenti di Salute mentale e di sistemi informativi nazionali e regionali'', ''la presenza di pregiudizi e la scarsa diffusione delle conoscenze scientifiche'' nonche' ''la scarsa attenzione alla prevenzione e ai problemi della salute mentale in eta' evolutiva e nell'eta' 'di confine e alla presenza di disturbi mentali nelle carceri''. Situazioni per le quali richiede a breve, una necessaria pianificazione delle azioni, perseguendo, tra gli obiettivi strategici, la riduzione dei suicidi, delle interruzioni non concordate di trattamento, dei tempi d'attesa, il miglioramento delle conoscenze epidemiologiche (mediante un aumento dei finanziamenti dedicati alla ricerca e l'istituzione di unita' di coordinamento regionali e centrale), la definizione dei parametri per l'accreditamento delle strutture assistenziali per la salute mentale pubbliche e private, con particolare riferimento alle strutture residenziali, la promozione della salute mentale nell'intero ciclo della vita, la cooperazione dei servizi di salute mentale con soggetti non istituzionali, il privato sociale ed imprenditoriale. Infine, conclude il Piano, e' necessario puntare alla promozione dell'informazione e della conoscenza sulle malattie mentali nella popolazione, al fine di realizzare interventi di prevenzione primaria e secondaria (informazione sui disturbi mentali, sui servizi, collegamenti tra le strutture sanitarie, i servizi sociali, le scuole, le associazioni di volontariato ); di incrementare la lotta allo stigma verso la malattia mentale e la promozione di una maggiore solidarieta' nei confronti delle persone affette da disturbi mentali gravi; diffondere e sviluppare la cultura del volontariato, dell'associazionismo e dell'auto-aiuto. (ANSA).
Data: 20.04.2002 - 16:13 - ROMA
(ANSA) - ROMA, 20 APR - Crescono in tutti i paesi industrializzati i disturbi mentali, con problemi di disabilita' e costi economici e sociali sempre maggiori tanto che, nell'arco di un anno, il 20% circa della popolazione adulta e l'8% dei bambini presenta uno o piu' dei disturbi mentali elencati nella Classificazione internazionale delle Malattie dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'. Parte da questa considerazione la sezione del Piano sanitario nazionale 2002-2004 dedicata alla salute mentale, redatta dal sottosegretario alla Salute, Antonio Guidi che ha appena ricevuto il via libera dal Governo e che sancisce quindi di fatto l'esistenza di una 'emergenza psichiatrica'. Tra i piu' frequenti vi sono i disturbi d'ansia il cui tasso di prevalenza supera il 15%, con un incremento degli attacchi di panico e delle forme ossessivo-compulsive. La depressione nelle sue varie forme cliniche, che colpisce tutte le fasce d'eta', ha un tasso di superiore al 10%. Il tasso di prevalenza delle psicosi schizofreniche, tra i disturbi piu' gravi, e' pari a circa lo 0,5%. Vi e' poi, sottolinea il documento, una ''significativa'' prevalenza dei disturbi della personalita' e dell'alimentazione (anoressia e bulimia), oltre alle demenze senili e alle condizioni di comorbidita' tra disturbi psichiatrici e disturbi da abuso di sostanze e tra disturbi psichiatrici e patologie organiche (con particolare riferimento alle neoplasie, infezione da HIV, malattie degenerative del Snc). Non va infine dimenticato, aggiunge, che il suicidio rappresenta la seconda causa di morte tra gli adolescenti. Per quanto riguarda la tutela della salute mentale in Italia, il Psn parla di ''aree critiche'' e in particolare indica ''la disomogenea distribuzione dei Servizi sul territorio nazionale'', ''la mancanza di un numero adeguato di Strutture residenziali per le condizioni psichiatriche che prevedono una piu' elevata intensita' e durata dell'intervento riabilitativo'', ''la carenza negli organici dei dipartimenti di Salute mentale e di sistemi informativi nazionali e regionali'', ''la presenza di pregiudizi e la scarsa diffusione delle conoscenze scientifiche'' nonche' ''la scarsa attenzione alla prevenzione e ai problemi della salute mentale in eta' evolutiva e nell'eta' 'di confine e alla presenza di disturbi mentali nelle carceri''. Situazioni per le quali richiede a breve, una necessaria pianificazione delle azioni, perseguendo, tra gli obiettivi strategici, la riduzione dei suicidi, delle interruzioni non concordate di trattamento, dei tempi d'attesa, il miglioramento delle conoscenze epidemiologiche (mediante un aumento dei finanziamenti dedicati alla ricerca e l'istituzione di unita' di coordinamento regionali e centrale), la definizione dei parametri per l'accreditamento delle strutture assistenziali per la salute mentale pubbliche e private, con particolare riferimento alle strutture residenziali, la promozione della salute mentale nell'intero ciclo della vita, la cooperazione dei servizi di salute mentale con soggetti non istituzionali, il privato sociale ed imprenditoriale. Infine, conclude il Piano, e' necessario puntare alla promozione dell'informazione e della conoscenza sulle malattie mentali nella popolazione, al fine di realizzare interventi di prevenzione primaria e secondaria (informazione sui disturbi mentali, sui servizi, collegamenti tra le strutture sanitarie, i servizi sociali, le scuole, le associazioni di volontariato ); di incrementare la lotta allo stigma verso la malattia mentale e la promozione di una maggiore solidarieta' nei confronti delle persone affette da disturbi mentali gravi; diffondere e sviluppare la cultura del volontariato, dell'associazionismo e dell'auto-aiuto. (ANSA).
SANITA': SIRCHIA, FEDERALISMO SI' MA ENTRO PRECISO QUADRO
Data: 20.04.2002 - 16:14 - SESTO S.GIOVANNI (MILANO)
(ANSA) - SESTO S.GIOVANNI (MILANO), 20 APR - Ritardo della Sanita' italiana rispetto all' Europa, necessita' di risparmiare attraverso una migliore organizzazione, eliminazione delle liste d'attesa, necessita' di attuare il federalismo entro un preciso quadro di regole nazionali. Sono temi ripresi dal ministro della salute, Girolamo Sirchia, all'inaugurazione del Pronto Soccorso e di nuovi reparti presso l'Ospedale di Sesto San Giovanni. Inaugurazione che l'assessore regionale Carlo Borsani ha voluto dedicare ai morti nella tragedia del grattacielo Pirelli. ''Le liste d'attesa - ha detto il ministro, presenti anche il sindaco di Sesto San Giovanni, Filippo Penati e il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe Spata - sono le cose piu' ignobili che possiamo riservare ai cittadini'', i quali ''hanno gia' pagato un servizio che noi non diamo loro''. Proprio per eliminare le liste d'attesa Sirchia ha preso un provvedimento ''accolto - ha detto il ministro rivolto all' assessore Borsani - con qualche mugugno regionale''. ''Pero' le cose si possono fare bene senza spendere di piu', ma solo riorganizzando'', ha aggiunto ricordando il risparmio di mezzo miliardo di lire realizzato nel 2001 dall'Azienda ospedaliera diretta da Spata per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Per Sirchia, pero', in Italia c'e' un altro grande problema: ''Alcune regioni - ha detto - sono capaci di fare queste cose e altre purtroppo non lo sono. Questa e' una realta' nazionale, non ci scandalizziamo per questo, bisogna far crescere quelli che non lo sanno fare. Se cosi' non fosse e se il federalismo venisse spinto all'estremo, fino all'autonomia totale delle Regioni, senza una necessita' di verifica e di controllo, ebbene noi avremmo delle situazioni, in Italia, molto inique. Quindi e' giusto che le Regioni si facciano le loro leggi, ma dentro la cornice delle leggi dello Stato, perche' l'Italia e' una e vogliamo che resti una. Non possiamo immaginare di avere 20 stati diversi. In particolare nella scuola, nella sanita' e nella polizia locale che sono i tre ambiti dove l'autonomia regionale e' maggiore''. (ANSA).
Data: 20.04.2002 - 16:14 - SESTO S.GIOVANNI (MILANO)
(ANSA) - SESTO S.GIOVANNI (MILANO), 20 APR - Ritardo della Sanita' italiana rispetto all' Europa, necessita' di risparmiare attraverso una migliore organizzazione, eliminazione delle liste d'attesa, necessita' di attuare il federalismo entro un preciso quadro di regole nazionali. Sono temi ripresi dal ministro della salute, Girolamo Sirchia, all'inaugurazione del Pronto Soccorso e di nuovi reparti presso l'Ospedale di Sesto San Giovanni. Inaugurazione che l'assessore regionale Carlo Borsani ha voluto dedicare ai morti nella tragedia del grattacielo Pirelli. ''Le liste d'attesa - ha detto il ministro, presenti anche il sindaco di Sesto San Giovanni, Filippo Penati e il direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Giuseppe Spata - sono le cose piu' ignobili che possiamo riservare ai cittadini'', i quali ''hanno gia' pagato un servizio che noi non diamo loro''. Proprio per eliminare le liste d'attesa Sirchia ha preso un provvedimento ''accolto - ha detto il ministro rivolto all' assessore Borsani - con qualche mugugno regionale''. ''Pero' le cose si possono fare bene senza spendere di piu', ma solo riorganizzando'', ha aggiunto ricordando il risparmio di mezzo miliardo di lire realizzato nel 2001 dall'Azienda ospedaliera diretta da Spata per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Per Sirchia, pero', in Italia c'e' un altro grande problema: ''Alcune regioni - ha detto - sono capaci di fare queste cose e altre purtroppo non lo sono. Questa e' una realta' nazionale, non ci scandalizziamo per questo, bisogna far crescere quelli che non lo sanno fare. Se cosi' non fosse e se il federalismo venisse spinto all'estremo, fino all'autonomia totale delle Regioni, senza una necessita' di verifica e di controllo, ebbene noi avremmo delle situazioni, in Italia, molto inique. Quindi e' giusto che le Regioni si facciano le loro leggi, ma dentro la cornice delle leggi dello Stato, perche' l'Italia e' una e vogliamo che resti una. Non possiamo immaginare di avere 20 stati diversi. In particolare nella scuola, nella sanita' e nella polizia locale che sono i tre ambiti dove l'autonomia regionale e' maggiore''. (ANSA).
April 19, 2002
SANITA':DA 800 MILA OPERATORI VIA A RACCOLTA FIRME SALVA SSN
Data: 19.04.2002 - 15:49 - ROMA(ANSA) - ROMA, 19 APR - Per la prima volta assieme medici, farmacisti e infermieri, 800 mila operatori sanitari in tutto, si uniscono e danno il via ad una campagna straordinaria di firme per sostenere il diritto alla salute promossa dal comitato nazionale di sostegno e rilancio del servizio sanitario nazionale, con l'obiettivo di lanciare un segnale forte al mondo politico per evitare che la sanita' si divida in 21 parti, tante quante le regioni. A questa iniziativa del comitato hanno aderito l'Anaao Assomed, la Civemp, la Federazione dei collegi Ipasvi, la Fnomceo (la federazione nazionale degli ordini dei medici), la Federfarma (16mila farmacie private), i medici di famiglia della Fimmg, lo Snabi e il Sumai, pronti anche a proclamare forme di protesta piu' dure, fino allo sciopero. La raccolta di firme negli studi, ambulatori, farmacie e ospedali prendera' il via il 22 aprile e si concludera' l'8 giugno. Previste tre manifestazioni a Torino (8 maggio), Roma (22 maggio) e Napoli (30 maggio). Da tutti arriva una rassicurazione: non si tratta di una iniziativa contro la devolution, ma contro le sue storture e contro le misure che progressivamente stanno amplificando le differenze fra regione e regione nel sistema solidaristico della sanita'. ''Vogliamo alzare il lenzuolo e mostrare ai cittadini quello che sta per succedere - ha spiegato Serafino Zucchelli, segretario dell'Anaao-Assomed - ha sbagliato il centro-sinistra e sta sbagliando ancora di piu' il centro-destra, la differenza fra cittadini calabresi e lombardi, in questo modo, e' destinato a crescere in maniera esponenziale''. Una differenza che, secondo il segretario del Sivemp, Aldo Grasselli, puo' rappresentare un pericolo per la salute ma anche per l'economia. ''Nel sistema dei controlli alimentari - ha spiegato il veterinario - non ci possiamo permettere di esporre il 'marchio Italia' al rischio di controlli a macchia di leopardo. Se in una regione dovesse scoppiare una malattia fra gli animali pericolosa per la salute umana, l'economia della Lombardia e dell'Emilia Romagna verrebbe messa in ginocchio''. Anche i medici di famiglia Fimmg alzano gli scudi e ricordano i risultati gia' ottenuti. ''L'Italia viene guardata dal mondo come uno dei sistemi migliori ma - ha concluso Mario Falconi, segretario Fimmg - al di la delle ipocrisie, tutto questo e' messo in discussione''. (ANSA).
Data: 19.04.2002 - 15:49 - ROMA(ANSA) - ROMA, 19 APR - Per la prima volta assieme medici, farmacisti e infermieri, 800 mila operatori sanitari in tutto, si uniscono e danno il via ad una campagna straordinaria di firme per sostenere il diritto alla salute promossa dal comitato nazionale di sostegno e rilancio del servizio sanitario nazionale, con l'obiettivo di lanciare un segnale forte al mondo politico per evitare che la sanita' si divida in 21 parti, tante quante le regioni. A questa iniziativa del comitato hanno aderito l'Anaao Assomed, la Civemp, la Federazione dei collegi Ipasvi, la Fnomceo (la federazione nazionale degli ordini dei medici), la Federfarma (16mila farmacie private), i medici di famiglia della Fimmg, lo Snabi e il Sumai, pronti anche a proclamare forme di protesta piu' dure, fino allo sciopero. La raccolta di firme negli studi, ambulatori, farmacie e ospedali prendera' il via il 22 aprile e si concludera' l'8 giugno. Previste tre manifestazioni a Torino (8 maggio), Roma (22 maggio) e Napoli (30 maggio). Da tutti arriva una rassicurazione: non si tratta di una iniziativa contro la devolution, ma contro le sue storture e contro le misure che progressivamente stanno amplificando le differenze fra regione e regione nel sistema solidaristico della sanita'. ''Vogliamo alzare il lenzuolo e mostrare ai cittadini quello che sta per succedere - ha spiegato Serafino Zucchelli, segretario dell'Anaao-Assomed - ha sbagliato il centro-sinistra e sta sbagliando ancora di piu' il centro-destra, la differenza fra cittadini calabresi e lombardi, in questo modo, e' destinato a crescere in maniera esponenziale''. Una differenza che, secondo il segretario del Sivemp, Aldo Grasselli, puo' rappresentare un pericolo per la salute ma anche per l'economia. ''Nel sistema dei controlli alimentari - ha spiegato il veterinario - non ci possiamo permettere di esporre il 'marchio Italia' al rischio di controlli a macchia di leopardo. Se in una regione dovesse scoppiare una malattia fra gli animali pericolosa per la salute umana, l'economia della Lombardia e dell'Emilia Romagna verrebbe messa in ginocchio''. Anche i medici di famiglia Fimmg alzano gli scudi e ricordano i risultati gia' ottenuti. ''L'Italia viene guardata dal mondo come uno dei sistemi migliori ma - ha concluso Mario Falconi, segretario Fimmg - al di la delle ipocrisie, tutto questo e' messo in discussione''. (ANSA).
CONSIGLIO MINISTRI: SIRCHIA PRESENTA PIANO SANITARIO
Data: 19.04.2002 - 15:49 - ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 APR - Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha presentato oggi lo schema del Piano sanitario nazionale per il triennio 2002-2004. Lo rende noto il comunicato di Palazzo Chigi, diffuso al termine del Consiglio dei ministri. Il Piano - si legge nel comunicato - e' stato predisposto sulla base anche delle proposte formulate dalle Regioni e dalle Province autonome, e sara' trasmesso al parere delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative ed alle competenti commissioni parlamentari. Il Consiglio, prosegue la nota, ha condiviso il Piano e ne ha autorizzato la sottoposizione ai predetti pareri. Previa relazione del ministro Sirchia, e' stata altresi' approvata una direttiva del presidente del Consiglio per l'indizione della ''Giornata nazionale dell'epilessia' (prima domenica di maggio di ogni anno), ai fini di una corretta ed esauriente informazione all'opinione pubblica sulla prevenzione nel settore a cura delle amministrazioni pubbliche. (ANSA).
Data: 19.04.2002 - 15:49 - ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 APR - Il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, ha presentato oggi lo schema del Piano sanitario nazionale per il triennio 2002-2004. Lo rende noto il comunicato di Palazzo Chigi, diffuso al termine del Consiglio dei ministri. Il Piano - si legge nel comunicato - e' stato predisposto sulla base anche delle proposte formulate dalle Regioni e dalle Province autonome, e sara' trasmesso al parere delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative ed alle competenti commissioni parlamentari. Il Consiglio, prosegue la nota, ha condiviso il Piano e ne ha autorizzato la sottoposizione ai predetti pareri. Previa relazione del ministro Sirchia, e' stata altresi' approvata una direttiva del presidente del Consiglio per l'indizione della ''Giornata nazionale dell'epilessia' (prima domenica di maggio di ogni anno), ai fini di una corretta ed esauriente informazione all'opinione pubblica sulla prevenzione nel settore a cura delle amministrazioni pubbliche. (ANSA).
April 18, 2002
Nei lattanti, la vescica si svuota nel momento in cui è piena, senza che intervenga la volontà; con il passare del tempo, il bambino impara a controllare lo stimolo, con un vero e proprio processo di apprendimento, che necessita di un certo sviluppo della vescica e del cervello.
In alcuni bambini, questo apprendimento richiede più tempo, il che non ha in sé nulla di anormale fino ai 5-6 anni; se il bambino non smette di fare la pipì a letto a 7 anni, è fortemente consigliabile consultare il medico, onde evitare ripercussioni negative sullo sviluppo psicologico del bambino
In alcuni bambini, questo apprendimento richiede più tempo, il che non ha in sé nulla di anormale fino ai 5-6 anni; se il bambino non smette di fare la pipì a letto a 7 anni, è fortemente consigliabile consultare il medico, onde evitare ripercussioni negative sullo sviluppo psicologico del bambino
Le noci contengono l'acido linoleico,che riduce il livello di colesterolo e contribuisce alla formazione del tessuto nervoso e alla produzione di anticorpi. è un acido grasso del tipo omega-3, in grado di abbassare il livello di colesterolo e di trigliceridi nel sangue, di combattere la formazione di trombi nei vasi sanguigni e di arrestare i processi infiammatori.
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