March 29, 2007

Le staminali adulte del midollo osseo bloccano progressione della sclerosi multipla nei topi

La ricerca italiana apre la strada alla sperimentazione sull'uomo che potrebbero iniziare entro il 2007
Le cellule staminali adulte del midollo osseo bloccano, nei topi, la progressione della sclerosi multipla (SM). La ricerca che ha visto questo risultato è stata condotta da Antonio Uccelli, responsabile dell'Unità di neuroimmunologia del Dipartimento di Neuroscienze dell'Azienda Ospedale S. Martino e Università di Genova, in collaborazione con Gianluigi Mancardi, dello stesso Dipartimento. Secondo i ricercatori entro il 2007 potrebbe partire la sperimentazione sull'uomo. La SM è una malattia autoimmune che è caratterizzata da una reazione immunitaria anomala contro la mielina, cioè la guaina isolante delle fibre nervose. Senza la mielina le fibre non sono più in grado di trasferire il segnale elettrico che è alla base del messaggio nervoso. Questo causa nei pazienti affetti da SM problemi motori che aumentano progressivamente nel tempo. Gli scienziati hanno testato sui topi modello della SM le cellule staminali prelevate dal midollo osseo di topi sani e iniettate per via endovenosa.
Queste hanno due effetti: bloccano le cellule immunitarie impazzite e quindi impedendo loro di distruggere la guaina mielinica e raggiungono il cervello dove proteggono i neuroni danneggiati dal sistema immunitario. Quindi nel modello murino la progressione della malattia è stata bloccata e non sono comparse ricadute. Già nel 2005, lo stesso Uccelli, aveva dimostrato che le cellule mesenchimali bloccavano l'attacco autoimmune contro la mielina nei linfonodi al di fuori del cervello e questa nuova ricerca ha riconfermato e ampliato tali risultati. Antonio Uccelli dichiara: "E' la prima volta che una malattia autoimmune viene curata con queste cellule ed è un passo fondamentale per la ricerca perchè queste staminali possono essere prelevate dal midollo osseo abbastanza facilmente e sono già state usate nella cura di altre patologie. Proprio per questo penso che le sperimentazioni sull'uomo siano ad un passo anche per la cura della sclerosi multipla."La speranza dei ricercatori è che con le staminali si riesca a bloccare la progressione della sclerosi multipla nella sue forme più gravi che non rispondono ai farmaci.Questo studio è parte del progetto triennale della Fondazione italiana sclerosi multipla (FISM) "Trapianto di cellule staminali somatiche adulte, neurali e mesenchimali: un nuovo approccio nel trattamento della sclerosi multipla". Nellla sua realizzazione ha visto la collaborazione anche di Francesco Frassoni, Direttore del Centro per le Cellule Staminali e Terapia Cellulare dell'Ospedale di Genova e Rosetta Pedotti dell'Istituto Besta di Milano. Lo studio è stato finanziato dalla stessa FISM e i risultati saranno pubblicati sulla rivista Annals of Neurology. Fonte: Molecularlab.it (28/03/2007)