April 29, 2002

Presto una smart card sanitaria in Lombardia


I risultati della sperimentazione realizzata per ben due anni a Lecco, hanno messo in evidenza i vantaggi potenziali derivanti dall'utilizzo da parte dei cittadini di una smart card sanitaria. Sulla base di questi risultati la Giunta regionale ha deciso di estendere a tutti i cittadini della Regione Lombardia l'utilizzo della smart card.
Il possesso della carta permettera' ai cittadini l'accesso ad una rete integrata di servizi quali: prescrizioni, prenotazioni e refertazioni in tempi rapidi; acceso ad una rete coordinata di medici di famiglia, farmacie e ospedali; controllo della qualita' delle prestazioni erogate; informazione sui dati epidemiologici regionali e sulle aziende sanitarie.
Quando il sistema sara' completato riguardera' oltre 9 milioni di cittadini, 61.000 operatori ospedalieri, 8.300 m edici di famiglia e pediatri e 500 farmacie. La smart card, in sostanza, sara' lo strumento di sintesi e di incontro tra la domanda di prestazioni dei cittadini da una parte e l'offerta di servizi che la Regione puo mettere in campo, dall'altra.
Indagine Censis su federalismo e gradimento del SSN


Il 43.7% degli italiani non vorrebbe affidare alle Regioni l'intera responsabilita' in campo sanitario. mentre il 74.9% teme che con il federalismo si creino in Italia due sistemi sanitari troppo diversi l'uno dall'altro. Il 95.9% infine, ritiene che le Regioni dovrebbero erogare tutte le prestazioni.
Le resistenze al federalismo aumentano scendendo da Nord verso Sud. E' quanto risulta dalla recente indagine del Censis "Le garanzie per la salute tra globalizzazione e localismo" Gli italiani risultano aqssai restii a modificare (o quantomeno a rinunciare) a due principi del SSN : l'universalismo e l'uniformita'.
Gli italiani non hanno cambiato idea anche rispetto al gradimento dei servizi. La medicina di famiglia e la pediatria continuano a riscuotere un maggior gradimento rispetto ad altri servizi e Il 79.2% degli italiani giudica la medicina di famiglia adeguata. E il 70.5% estende questo giudizio alla pediatria di base. Le percentuali scendono al 60-50% nel caso di altri servizi, quali l'assistenza specialistica, quella domiciliare e il day hospital. Per consultare una sintesi della ricerca clicca qui. http://www.censis.it/censis/ricerc.html

Senza formazione scade le licenza professionale


Per il Ministro della Sanita' la formazione obbligatoria del personale e' destianta a diventare prerequisito per l'esercizio della professione. Fino ad oggi, conseguita la laurea e superato l'esame di Stato, si acquisiva una licenza professionale non sottoposta ad alcuna verifica nel tempo.
Il Ministro avrebbe, invece, precisato che i crediti formativi saranno necessari per rinnovare la licenza professionale, per partecipare ai concorsi e per ottenere i nuovi incarichi.
Nell'arco di tre anni si dovranno ottenere 150 crediti definiti dalle aziende sanitarie attraverso corsi di formazione che, purtroppo, non sono stati finora messi a punto in misura adeguata. In base a queste indicazioni dovranno anche essere definiti i criteri di risoluzione e la gestione degli eventuali inadempienti. (ad es. : i medici che tarderanno a conseguire i crediti previsti )
SANITA': NAPOLI - SCIOPERO DELLA FAME PER LA PICCOLA ROSSELLA
Data: 29.04.2002 - 19:38 - NAPOLI

(ANSA) - NAPOLI, 29 APR - I genitori di Rossella, la bimba di due anni in attesa di essere curata con un nuovo farmaco americano contro la 'glicogenosi di tipo 2' da cui e' affetta, hanno cominciato da questa mattina uno sciopero della fame davanti all' ospedale Monaldi. Venerdi' scorso la bambina e' stata nuovamente ricoverata nel reparto di terapia intensiva dove respira adesso con l' aiuto dell' apparecchio ad ossigeno. I genitori, Biagio e Tilde, hanno aperto davanti all' ingresso dell' ospedale uno striscione con la scritta ''Dateci il farmaco per Rossella'' ed esposto cartelli che recano scritto: ''Rossella come te ha diritto alla vita'' e ''Al ministro Sirchia, abbasso la burocrazia''. ''Sappiamo che il farmaco e' ancora in via di sperimentazione - ha detto ai giornalisti la madre della bambina, in lacrime, ma non abbiamo ancora ricevuto nessuna garanzia che Rossella entri nel prossimo gruppo di pazienti, candidati ad utilizzarlo da settembre. Ci hanno fatto un sacco di promesse, ma non abbiamo certezze''. Il farmaco contro la ''glicogenosi di tipo 2'' e' prodotto dalla ''Genzyme Corporation'', del Massachusetts. A settembre dovrebbe partire una nuova fase sperimentale, autorizzata dalla Food and Drug Administration, per un gruppo ristretto di pazienti. Alla vicenda di Rossella nel marzo scorso si interessarono il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e l' ambasciatore italiano negli Stati Uniti Ferdinando Salleo. (ANSA).