April 06, 2002

Gli steroidi a basso dosaggio possono aumentare il rischio di fratture


I corticosteroidi possono ridurre la densita’ ossea ed aumentare il rischio di fratture.
Questo effetto puo’ anche presentarsi a bassi dosaggi.
Alla cessazione dell’assunzione di questi farmaci, il rischio si riduce.
A maggior rischio sono le donne in menopausa, che stanno assumendo i corticosteroidi per l’artrite reumatoide, per l’asma, e per la malattia intestinale infiammatoria.
Le misure preventive comprendono: 1)impiego del dosaggio efficace il piu’ basso possibile di corticosterodi; 2) cessazione del fumo; 3) controllo dei livelli ematici di vitamina D; 4) assunzione di calcio.
In alcuni soggetti puo’ risultare utile assumere i bifosfonati o gli ormoni sessuali (terapia ormonale sostitutiva), per contrastare la riduzione della densita’ ossea.
Fonte: Medsafe 2002
Novita' nel trattamento dei traumi cranici


La compagnia bio-farmaceutica Pharmos(Rehovot,Israele) sviluppa e commercializza prodotti per il sistema nervoso centrale e per l'oftalmologia.
La compagnia utilizza metodi avanzati che uniscono lo studio della struttura dei farmaci con la chimica e la tecnologia del trasporto farmacologico.
Con l'aiuto della chimica computerizzata, ha prodotto un composto molto simile ai cannabinoidi (mariuana)ma che non ha lo stesso effetto psicotrofico.
I dextrocannabinoidi sono sintetizzati sia come molecola biciclica con proprieta' anti-infiammatorie e neuroprotettive che triciclica.Quest'ultima e'una molecola chiamata dexanabinol di grande importanza per il trattamento delle fratture traumatiche del cranio, per curare infarto, dolore ,Parkinson e problemi neuro-infiammatori.
Il composto deve la sua efficacia ad un meccanismo multiplo perche' agisce come:
-antiossidante
-anti-infiammatorio(inattivando COX-2 e citochinine)
-antagonista di NMDA( impedendo l'afflusso di calcio nelle cellule danneggiate)
Negli esperimenti clinici a cui partecipano piu' di 50 centri medici in 8 Stati europei e con la collaborazione dell' American and European Brain Injury Consortia ,si e' visto che dexanabinol e' capace anche di prevenire l'elevazione della pressione intracraniale in gravi danni traumatici al cervello.
Il mercato potenziale del prodotto in questo campo si aggira su oltre 500 milioni di dollari all'anno.
Profilo genetico per guarire


I ricercatori della Rosetta Inpharmatics (Kirkland,USA) hanno riportato come i chips genetici possano essere usati per determinare l'espressione genetica dei piu' agressivi tipi di tumore del seno.
I microarray sono supporti di vetro o chips con DNA che rappresenta migliaia di geni a cui l'RNA marcato, che viene isolato dalle cellule cancerogene, e' applicato per determinare l'attivita' del gene.
L'esame viene fatto in pazienti con un tumore primario non metastatico e poi confrontato con i risultati genetici di pazienti in cui si e' avuta una diffusione del tumore.
Si sono identificati cosi'marcatori genetici la cui presenza e' indice di un futuro sviluppo della malattia.
Questo potrebbe dare un'indicazione precoce del migliore approccio terapeutico da adottare.
Quasi una su dieci donne in Ingh ilterra e negli Stati Uniti sviluppa questo tipo di tumore,che nel 50% dei casi e' fatale.Una rapida e accurata diagnosi potrebbe migliorare il trattamento e la percentuale di sopravvivenza evitando inutili chemioterapie.
TRENDS in Biotechnology vol.20,Aprile 2002
Molti risultati e poca fatica


Non molti anni fa gli scienziati impiegavano molto tempo per isolare sufficienti quantita' di DNA dai campioni ed analizzare le funzioni di particolari geni.
La tecnologia avanzata del PCR (polymerase chain reaction) sviluppata da K. Mullis della Cetus Corporation ha permesso la replicazione del DNA per incrementare la quantita' di materiale genetico da analizzare.
La compagnie Clontech, Invitrogen Corporation, Promega e Stratagene hanno isolato una forma speciale dell'enzima Taq DNA polymerase usata per PCR ,che impedisce allo stesso enzima di amplificare le sequenze di DNA a temperatura ambiente prima dell'inizio dell'esperimento.
Una delle tecnologie piu' rivoluzionarie e' stata introdotta lo scorso anno dalla compagnia tedesca Amaxa Biosy stems.
Il loro sistema (nucleofector) permette di trasferire materiale genetico non legato a virus all'interno delle cellule primarie con l'impiego di impulsi elettrici che non danneggiano la cellula.
Questa invenzione adottata da Compagnie farmaceutiche ed Istituti di Ricerca offre enormi possibilita' nel campo della farmacogenetica .
Science on-line,Lab & Techn. Trends Marzo 2002
Ancora marcate le differenze regionali


Se e' vero che in Italia il numero di adulti per medico di famiglia e' pari a 1035, alcune Regioni sono ancora molto deficitarie. In Basilicata si scende a 980, in Calabria a 983, in Umbria a 879, mentre in altre Regioni ( Trentino- Alto Adige, Veneto, ecc.) il suddetto rapporto e' piu' elevato. E' probabile che i deficit o i surplus siano compensati in maggiore o minor misura da altri servizi. Resta il fatto, pero', che in taluni casi, l'allontanamento dalla media nazionale, puo' essere la spia di una distribuzione non ottimale del personale. Tale eventualita' non e' senza conseguenze per i cittadini, per i medici e per il SSN. Se il personale e', ad esempio,insufficiente, ne risente la varieta' e l'efficienza dei servizi offerti. Le categorie potrebbero avere, a livello locale, un minor "potere" contrattuale, anche in termini di proposta e di progettualita' organizzativa. La spesa del SSN potrebbe venire "distorta", magari a causa di un dirottamento dei pazienti verso servizi piu' costosi. Insomma, da una scarsa distribuzione delle risorse, tutti possono perdere qualcosa.
In crescita la speranza di vita degli italiani


In soli quattro anni (dal 1994 al 1998),l'eta' media di vita e' passata da 74,2 anni a 75,7. Si vive di piu' di quasi un anno e mezzo. Sono diminuiti del 7%, inoltre, tra il 1995 e il 1998, anche i casi di morte evitabile grazie a un pronto intervento sanitario, o appropriati comportamenti di salute ( Fonte: Prometeo, 2002). Stabilire con esattezza a quali cause specifiche siano da ricondurre questi risultati e' assai difficile. Tra le cause principali: le recenti innovazioni tecnologiche ( nuove strumentazioni di diagnosi,di tecniche cliniche, farmaci,ecc.), il miglioramento delle condizioni socioeconomiche e di stili di vita piu' attenti alla salute, maggiore attenzione dei cittadini al consumo di beni e servizi sanitari e, infine, l'esistenza del SSN. Non bisogna dimenticare, infatti, che per quanto criticata, l'Italia e' tra i paesi che ancora riesce a garantire a tutti i cittadini un'assistenza completa e, soprattutto, un'articolata rete di servizi di medicina di base,tra cui quelli domiciliari e dei medici di famiglia.
Dotazione e utilizzazione dei posti letto


Esistono in Italia -in base ai nuovi dati di Prometeo del 2002- circa 5,09 posti letto per 1000 residenti. il tasso medio di utilizzazione e' del 76.4% e, cioe', su 365 giorni dell'anno, il posto letto viene occupato solo per 278 giorni. Il resto dei giorni, il "posto letto" costa, ma rimane vuoto. Laddove il numero dei posti letto e' relativamente piu' basso, si nota la tendenza del tasso di utilizzazione a crescere. In Piemonte, ad esempio, il tasso dei posti letto è di 4,95 e il tasso di utilizzazione e' di 81.7. Non e', pero', sempre cosi.In Sardegna, ad esempio, il tasso dei posti letto e' di 4,83 ( piu' basso del Piemonte), ma il tasso di utilizzazione e' del 71.4% (piu' basso del Piemonte). Le cause di queste diversita' possono essere molte e, tra queste, quelle riconducibili alla "mobilita' sanitaria" e, cioe', all'abitudine degli abitanti di alcune Regioni di andare a ricoverarsi in altre. Nulla da obiettare sulla "sacrosanta" liberta' dei cittadini di ricoverarsi dove credono. Il punto e' un altro : i posti letto inutilizzati (oltre una certa misura di riserva) costano e se le spese sono improduttive, si riflettono sulla collettivita'.
Ecco l'Italia dei ricoveri


Le recenti elaborazioni delle schede di dimissione dagli ospedali ( Prometeo 2002), rivelano risultati interessanti, per i cittadini, per gli ospedalieri e per il SSN. Sembra che in alcune Regioni ( in ordine decrescente: Molise, Calabria, Abruzzo, Lazio, Puglia e Basilicata) il numero di giorni passati in ospedale da parte di pazienti adulti (per ogni 100 residenti) oscilla tra 61.3 e 57.3. In altre Regioni ( Toscana, Friuli, E.Romagna, Umbria e Piemonte) oscilla, invece, tra 45.7 e 42. In altri termini, i cittadini residenti in Molise ( tasso pari a 61.3), hanno, rispetto a quelli della Toscana (tasso pari a 42),una probabilita' maggiore di "stare piu' a lungo ricoverati" in ospedale. Non e' detto che non vi siano cause a giustificare queste differenze ( una diversa struttura per eta' della popolazione, una diversa incidenza delle malattie,ecc.). Trattandosi, pero', di differenze molto marcate, e' indubbio che siano all'opera anche cause connesse all'organizzazione dei servizi e al trattamento dei malati.
IN CINA IL PRIMO TRAPIANTO AL MONDO DI OVAIE
Per la prima volta al mondo una donna ha
ricevuto il trapianto di un ovaio. L’intervento
è avvenuto in Cina all’ospedale universitario
della provincia di Zhejiang, nella parte orientale
del Paese, il 5 marzo scorso, ma la notizia è
stata data soltanto oggi dal quotidiano China
Daily. Secondo il chirurgo dell’ équipe dell’ospedale
Zheng Wei il trapianto di ovaie rappresenta
una pietra miliare nella chirurgia della riproduzione,
paragonabile ai primi esperimenti di fecondazione
in vitro.
Alla paziente trentaquattrenne erano state asportate
due anni fa le ovaie e le tube di Falloppio per un
tumore: la donna era così andata incontro a una
menopausa precoce e ha cominciato a invecchiare
prematuramente. Si era rivolta allora ai medici
dell’Università di Zhejiang che le hanno prospettato
il trapianto. Si trattava però di trovare una donatrice
e fortunatamente la sorella più giovane, Tang
Yezi, era risultata altamente compatibile.
Per ora l’obiettivo dell’intervento sarebbe quello
di ritardare i disturbi legati a una menopausa
precoce, ma il trapianto di ovaio potrebbe ridare
ad alcune donne anche la possibilità di procreare.
Frameda - La VideoChirurgia Endoscopica Virtuale
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Frameda per la Donna - La VideoChirurgia Endoscopica Virtuale si
occupa delle nuove tecniche di chirurgia endoscopica per la donna
(laparoscopia e isteroscopia).
Presenta l'attività clinica di un gruppo di ginecologi milanesi che
hanno l'obiettivo di risolvere la maggior parte delle patologie
ginecologiche in modo innovativo e con la massima soddisfazione per
la donna. Una ricca galleria di immagini, videoclip, il glossario,
link, news, la storia dell'endoscopia e un'aggiornatissima bibliografia
(Medline) completano il sito
http://www.framedadonna.it/home.asp

WWW.MINISTEROSALUTE.IT
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Il Ministero della Salute informa che è attivo il
nuovo portale del Dicastero www.ministerosalute.it, progettato
come uno strumento di dialogo con i cittadini. Il Ministro, Girolamo
Sirchia, lo ha inaugurato rivolgendosi per la prima volta agli utenti
con un messaggio video, in cui parla di livelli essenziali
d’assistenza, liste d’attesa, sanità pubblica.
http://www.ministerosalute.it
L'impatto del PSN 2002-2004 sui medici ospedalieri


Il Ministro ha di recente presentato i punti principali del nuovo Piano Sanitario Nazionale. Oltre a ribadire che lo sviluppo della politica sanitaria deve avvenire nel quadro dei vincoli europei del patto stabilita' (contenere i costi per non incrementare il deficit)e la devolution ( piu' autonomia ai livelli periferici di governo), Il Ministro fa l'elenco dei problemi da risolvere: i tempi d'attesa,la qualita' delle prestazioni,l'eliminazione degli sprechi, ecc. Per quanto riguarda gli ospedali, il Piano deve perseguire l'obiettivo dello sviluppo dell'ospedalita' a domicilio,il controllo dell'uso delle tecnologie, il potenziamento dei servizi d'emergenza, la riduzione dei posti letto ( arrivare agli standard fissati nel patto di stabilita') e la "trasformazione dei piccoli ospedali in centri per la prevenzione, la riabilitazione, la prima diagnosi e il primo soccorso". Se si aggiunge che sono in corso le trattative per il riordino del personale e per la libera professione, la conclusione e' evidente. Si metta in conto che nel prossimo futuro, la professione del medico ospedaliero e' destinata a cambiare radicalmente in termini di ruolo, lavoro, mobilita', collocazioni e remunerazioni.
Liste d'attesa,un problema nazionale


Non passa giorno e non passa occasione pubblica in cui autorita' ed esperti non segnalino la gravita' della questione delle liste d'attesa. L'attesa, come e' noto, puo' avere molte cause. Puo' dipendere da una cattiva organizzazione del servizio, oppure dalla mancanza di personale o apparecchiature. Puo' anche essere l'effetto di quello che gli economisti chiamano " comportamenti opportunistici", ovvero, comportamenti professionali che in un modo o nell'altro generano l'attesa e, quindi, la ricerca da parte degli utenti ( che non vogliono o non possono attendere a lungo) dei servizi a pagamento. Il fenomeno delle "liste d'attesa" e' tipico dei sistemi sanitari a dominanza pubblica. E' assai forte, ad esempio, nel SSN inglese, mentre e' minore nei sistemi ove domina il "mercato". "Mercato", ovviamente, non significa solo "privato", ma anche competizione e concorrenza nella gestione dei servizi e del personale.Ove c'e' piu' mercato, cosi' sembra,c'e' piu' efficienza. Ma c'e' anche minore uguaglianza. Ed allora che fare ? Gira e rigira si torna all'origine. Se non migliora il rapporto tra medici e strutture sanitarie, difficilmente si faranno passi in avanti.