
Staminali per ricostruire legamenti, cartilagini e muscoli danneggiati
Scott Rodeo, ricercatore dell'Hospital for Special Surgery di Manhattan nonchè ex medico della squadra olimpionica americana, ha sperimentato con successo sui topi la ricostruzione dei legamenti crociati del ginocchio e dell'articolazione della spalla grazie all'utilizzo di cellule staminali adulte o prelevate da cordone ombelicale. Alcuni ricercatori sono certi che questa sia la nuova frontiera dell'ortopedia. Spiega Rodeo: "Le cellule staminali hanno uno straordinario potere benefico nell'indurre la rigenerazione dei tessuti e sono convinto che nel giro di cinque anni sarà possibile pensare a delle applicazioni sull'uomo".Questa nuova possbilità sarebbe molto utile soprattutto agli atleti e nei prossimi anni potrebbero essere utilizzate le cellule staminali del cordone ombelicale dei figli degli atleti per rigenerare legamenti, cartilagini ma anche muscoli. Secondo fonti del Sunday Times già cinque giocatori del Liverpool avrebbero depositato in una banca del sangue le cellule del cordone dei propri figli e forse in futuro molte altri atleti potrebbero "assicurarsi" in questo modo contro gli infortuni.
''Se qualcuno ha un figlio di 5 o 6 anni con un talento atletico eccezionale - sostiene Johnny Huard, direttore dello Stem Cell Research Center di Pittsburgh - potrebbe far prelevare un po' di cellule staminali giovani del bambino e congelarle. Forse ci vorranno anni per l'uso pratico di queste tecniche ma di certo questo è il futuro della medicina sportiva. Il lato negativo, secondo Huard, è che le stesse cellule staminali potrebbero diventare il nuovo doping, cioè potrebbero essere usate per costruire più massa cellulare e non sarebbe possibile scoprirlo. Fonte: Molecularlab.it (23/03/2007)
''Se qualcuno ha un figlio di 5 o 6 anni con un talento atletico eccezionale - sostiene Johnny Huard, direttore dello Stem Cell Research Center di Pittsburgh - potrebbe far prelevare un po' di cellule staminali giovani del bambino e congelarle. Forse ci vorranno anni per l'uso pratico di queste tecniche ma di certo questo è il futuro della medicina sportiva. Il lato negativo, secondo Huard, è che le stesse cellule staminali potrebbero diventare il nuovo doping, cioè potrebbero essere usate per costruire più massa cellulare e non sarebbe possibile scoprirlo. Fonte: Molecularlab.it (23/03/2007)